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Gianotti Clemente

FAMIGLIA  GIORGINI  FRANCESCO

 

 

GIORGINI FRANCESCO di Marcantonio

Era piccolo proprietario terriero in zona Ca' la Lagia dove quando morì l' 11 Dicembre 1914 lasciò per testamento ai tre figli maschi un piccolo fondo rustico ciascuno: Ca' Bernocco, Ca' la Biagia e Ca' Giorgio. La famiglia finchè in vita Francesco ebbe come residenza Ca' Bernocco del valore totale di L. 32.801,03. Il lavoro agricolo era condotto in modo diretto e parzialmente a mezzadria. L'eredità redatta da Francesco fu:
- alla moglie Barbera, usufrutto "vita natural-durante" di tutto il patrimonio (immobili e mobili).

- ai tre figli maschi i tre poderi da compensare a valore medio 1/3 del totale, quindi L. 10.933,67.

-alle 4 femmine, la legittima per gli immobili e una dote puntualmente valutata per gli immobili (vedi).

In questo modo, a chi come Giuseppe e Nazzareno e non rimaneva nel gruppo famigliare e quindi non lavorava nei campi, rimaneva la nuda proprietà.

 

ERCOLANI BARBERA
(Barberina)
Moglie di Franceso Giorgini

Nata 17-01-1854, morta a S. Giovanni in Pozzuolo il 10-06-1942, campando ben 88 anni.

Barberina, moglie di Francesco Giorgini

In un atto legale del 1931 si osserva  che detta Barbera sebbene in età avanzata aveva aspettative di lunga vita.

Dopo la morte del marito Francesco scelse come residenza il rustico di Ca' Bernocco e forse qui conviveva la famiglia del primogenito Giovanni.

 

 

Ca' Bernocco, foto a sx del 2014 trasfornato in agriturismo, fu la residenza principale. E' nel comune di Urbino accessibile dalla Strada Provinciale di Ca' la Lagia

 http://www.tripadvisor.it/VacationRentalReview-g187797-d6375531-Eco_friendly_Ca_Bernocco-Urbino_Province_of_Pesaro_and_Urbino_Marche.html

FIGLI

Come era consuetudine legalmente suffragata, le 4 figlie ebbero solo la "legittima"

 

 

Giovanni, Gvann, come primogenito e per volontà del padre ereditò Ca' la Biagia il podere di maggior valore (valutato in L.16.775,20 nel 1917) con il vincolo di dare ai fratelli la differenza in valore quando fosse subentrato nella piena proprietà. Visse in detto rustico assieme alla mamma Barbera che era usufruttuaria di tutti e tre i fondi. Era un buffo e simpatico figuro: colpito da un forte strabismo fissava l'interlocutore con l'occhio storto e così dialogava con il viso rivolto da altra parte rispetto l'interlocutore. Aveva anche una mimica accentuata e allargava oltremodo la bocca sdentata, come per farsi capire meglio, ripetendo spesso l'esclamazione "oh 'na fi...sssschia". Prese a tutela la nipotina Antonietta figlia di 1^ nozze di Nazzareno.

 

 

A Giovanni nel 1908 nasce  Gino (moglie Antonietta, fgl. Maria e Tonino, morto molto giovane). Nel 1941 Gino acquista per L. 3.000 la licenza di Autista di Piazza del cugino defunto Attilio Gianotti fu Clemente e diventa tassista.

 

Giuseppe. A questi fu assegnato il fondo minore Ca' Giorgio (valutato in L. 10.300 nel 1917). Con il matrimonio si trasferisce a Pallino in un altro piccolo fondo rustico vicino ad Urbino.

 

 

 

Nazzareno. Gli fu assegnato Ca' Bernocco (valutato in L. 5.725,80 nel 1917).   Probabilmente in seguito al secondo matrimonio trasferì la sua residenza in Urbania. In quella occasione la figlia di prime nozze Antonietta rimase in campagna sotto tutela dello zio Giovanni.

Nazzareno muore il 3 Giugno 1927 quando ancora la primogenita aveva meno di 15 anni.
 

1^ nozze: con Guerra Anna dalla quale ebbe una figlia, Antonietta

2^ nozze: con Luzi Nazzarena dalla quale ebbe due figli. Blondina (storpiato in Blandina) e Pontico.

Nel 1931 la vedova Nazzarena Luzi stanca dello spadroneggiare della suocera Barbera pretese ed ottenne dal tribunale una cauzione di L. 6.000 per assicurasi che l'usufruttrice (promettente lunga vita) non deteriorasse i beni dei quali possedeva la nuda proprietà (Vedi)

Elda Giorgini

nonna paterna dello scrivente Michele Gianotti

 

Sposa verso la fine del 1800 Clemente Gianotti.

Donna energica e di polso negli affari, benchè quasi analfabeta.

Per dissuadere i figli dal poppare il pollice, gli praticava un piccolo taglio sul polpastrello cosicché il bruciore della saliva ricca di sali dissuadeva l'infante dalla suzione.

Non accettava la corte e quindi di legarsi ai giovani che non erano stati ammessi al servizio militare, pensando che "chi non è buono per il re non è buono neanche per la regina".

Rosa

1^ nozze in Urbino: sposo Ercolani di Monte del Vescovo di Urbino dal quale ebbe il figlio Dante (che si unisce con Bianca, sorella del pittore Mario Logli)  e la figlia Giuseppina Peppina

2^ nozze in Serra di Genga in Colbordolo: sposa Bruscolini ebbe la figlia Maria che morì in giovane età.

 

 

Dante

 

 

Giuseppina
Peppina

Maria
(1922-1957)

Rosa Giorgini anni 1930 - anni 1940 - anni 1950.

 

Elisabetta

Sposata con Nardi Andrea muore senza figli prima del 1914

Domenica, Menchina

Sposata Simoncini visse a Mercatello ebbe i figli Assunta e Giorgio

 

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